domenica 22 aprile 2012

Scrivere per il web


Quante volte vi sarà capitato di pubblicare qualcosa su internet? Un commento, un post su un forum, una nuova pagina di un blog, una nota su Facebook, un annuncio, una lettera di reclamo su un modulo online...
Incrociare scrittura e web è facilissimo, e accade sempre più frequentemente. Dobbiamo tuttavia distinguere una tipologia professionale di scrittura per il web, in quanto non tutti gli scritti che finiscono in rete hanno la stessa finalità o lo stesso valore. Senza avere alcun intento di essere esaustivi, vediamo quali sono le principali attività di scrittura digitale, cercando di dare qualche consiglio per affrontarle al meglio.

Blog: inutile stare a ripetere ancora una volta che il termine blog è la contrazione di due parole inglesi (web log) che significano “diario sul web”. Il contenuto di questo vero e proprio genere letterario è ordinato anticronologicamente (dal più recente al più vecchio) e presenta dei post che andrebbero integrati con altri strumenti del web 2.0 come per esempio clip prese da Youtube, immagini caricate su Flickr, link a pagine di Wikipedia e così via. Per avere successo, l’argomento del blog deve essere omogeneo e l’autore altamente specializzato in materia. I post devono essere offerti con regolarità e gli eventuali commenti vanno moderati. Le possibilità di guadagno sono effettive qualora si usino programmi di affiliation marketing o di pubblicità come Google AdSense. Esistono innumerevoli piattaforme gratuite per cominciare a bloggare, ma spesso si hanno delle restizioni nell’inserimento della propria pubblicità.

SEO: si tratta niente di meno che di “Search Engine Optimization”, ovvero ottimizzazione per motori di ricerca. Per un certo periodo ho lavorato nel settore del marketing online per un’azienda che vendeva servizi su internet e, da country manager per l’Italia, ero responsabile per il miglioramento (ottimizzazione) del contenuto delle pagine web affinché queste ultime venissero indicizzate ai primi posti su Google quando gli utenti digitavano alcune parole chiave. Bisogna sapere che solo una parte dei risultati di Google è sponsorizzata (cioè pagata dalle aziende che cercano pubblicità, e questo viene chiaramente sottolineato), ma tutto il resto è “organico”, ovvero i risultati sono il naturale prodotto di un algoritmo misterioso che può essere a volte influenzato da alcune qualità presenti nel testo. Ecco allora che il copywriter addetto al SEO deve attenersi a certe caratteristiche per migliorare un testo esistente, oppure crearne uno di sana pianta, al fine di far apparire la propria azienda tra i primi risultati dei vari motori di ricerca, con il conseguente aumento della possibilità di vendere più prodotti, o migliorare la propria visibilità, gratuitamente.
Malgrado possa sembrare un’attività oscura e segreta, non è affatto così: Google pubblica e aggiorna regolarmente le linee guida per webmaster-scrittori che vogliono ottimizzare i loro siti web. Basta cercarle online.

Articoli per webzine e altri giornali: collaborare con delle riviste può sembrare l’attività più naturale per uno scrittore in cerca di veder pubblicata la propria firma. In questo caso, la preparazione riguardo l’argomento da trattare è comunque imprescindibile, ma la fase cruciale, a dispetto di quanto comunemente si possa credere, non è la stesura dell’articolo, bensì la proposta. Per avere successo come scrittore per riviste online bisogna dedicare una grande attenzione al modo in cui si approccia la redazione, proponendo idee fresche e originali senza troppo soffermarsi sulle esperienze professionali e sull’istruzione. Per scrivere non conta chi sei e cosa fai ma cosa scrivi e come lo scrivi.

Per approfondire l'argomento, potete consultare questa guida al web marketing con gli strumenti di Google.